2011/01/15

Primi passi nella scena musicale underground di Osaka

Piu' tempo trascorriamo ad Osaka, piu' ne scopriamo i lati nascosti e lentamente impariamo tutto cio' che questa meravigliosa citta' ha da offrire.

Un aspetto che ci aveva sempre lasciati perplessi era la mancanza (apparente, col senno di poi) di luoghi dove uscire la sera per bere qualcosa ed ascoltare buona musica, magari dal vivo. Con "buona" musica intendo musica alternativa, rock, metal, punk, jazz, generi giapponesi indefinibili, eccetera... ovviamente se ci si accontenta di musica di sottofondo, basta andare in un qualunque ristorante o izakaya, ma ovviamente questi non sono locali primariamente orientati all'ascolto di musica.

In Italia i locali diciamo "orientati alla musica" sono molto comuni: ci si trova con gli amici, ci si siede ad un tavolo e si trascorre la serata tra bevute, chiaccherate e l'ascolto del proprio genere musicale preferito, sia esso popolare o di nicchia, spesso con esibizioni dal vivo. Quando cercavo di spiegare ad amici giapponesi che ero alla ricerca di un bar dove poter bere una birra ed ascoltare rock o metal, mi guardavano perplessi: mi dicevano che la serata "normale" tra amici giapponesi consisteva in uscite per mangiare o bere, magari al karaoke, ma non sapevano dirmi se bar "orientati alla musica" esistessero o meno in Giappone... Al limite mi indicavano concerti di gruppi piu' o meno famosi, giapponesi o meno, in locali unicamente adibiti a grandi performance live, ma non era questo che stavo cercando. Gli unici locali che ero riuscito a trovare fino al mese scorso erano alcuni club ad Amerikamura, nel cuore pulsante della vita notturna di Osaka, paragonabili alle nostre discoteche: DJ set, house, techno, ma niente rock o performance dal vivo. Inoltre avevamo provato ad andare in alcuni bar citati su alcune guide turistiche, ma che si erano rivelati di una tristezza enorme: spesso gestiti da stranieri e frequentati prevalentemente da stranieri alla ricerca di avventure amorose. Non sto neanche a citarli per non diffonderne ulteriormente il nome.

Insomma, abbiamo dovuto aspettare che due amici appassionati di musica, Davide ed Alessia, venissero a trovarci per scoprire finalmente come e dove accedere alla scena musicale underground di Osaka!

Il concetto e' leggermente diverso rispetto all'Italia: i locali dove i gruppi emergenti giapponesi suonano non sono dei bar con tavoli e posti a sedere e un palco, ma sono chiamati "Live House". La tipica Live House (per quanto abbiamo visto finora) e' generalmente un locale piuttosto piccolo, con un piccolo palco, un zona dove il pubblico sta in piedi (le live house con posti a sedere sembrano essere rare), un bancone per servire bevande (birre, cocktail, bevande analcoliche) e un imponente impianto audio. Si paga l'ingresso e la prima consumazione; i prezzi sono variabili in base alla notorieta' e al numero dei gruppi che suonano, in ogni caso sono generalmente alti rispetto ai prezzi italiani (da circa 15 euro in su). Tuttavia, alla fine della nostra prima esperienza, che illustrero' a breve, eravamo talmente soddisfatti della qualita' dei gruppi, del suono, dell'atmosfera e della gente che il costo ci sembrava addirittura basso! Solitamente e' possibile prenotare i biglietti di ingresso prima di arrivare al locale, nel qual caso si paga meno. Un'altra caratteristica delle Live House e' che i concerti iniziano incredibilmente presto rispetto a come siamo abituati in occidente: in base al numero di gruppi, possono iniziare anche alle tre o alle quattro del pomeriggio (ma generalmente verso le sei), proseguendo fino circa alle dieci-undici di sera. Questo e' frutto di una sorta di "regola" o forma mentis che credo di aver individuato: l'orario per i live inizia presto, e finisce prima dell'orario di inizio dei club. Si parla addirittura di "Live time" e "Club time". Rigidita' molto giapponese :)

La prima live house che abbiamo sperimentato e' il Namba Rockets, situato sotto i binari della linea ferroviaria sopraelevata della Nankai (proprio *sotto*, quando i treni passano, il locale vibra!).

L'ingresso al Namba Rockets (immagine recuperata dal sito del locale)

Il locale in se' e' molto bello se si apprezza l'atmosfera underground: scuro, luce soffusa, staff gentile e simpatico. Di fianco al locale, lungo la strada, c'e' una sala prove/studio di registrazione gestito dallo stesso gruppo, il "Subrock Namba". Il Rockets in verita' non e' solo live house, ma fa anche da club, con DJ set, infatti sul sito potete trovare sia "Show schedule" che "Club schedule".

Durante la serata scelta (a caso) da noi suonavano quattro gruppi. Come abbiamo scoperto poi, la serata era in verita' molto particolare in quanto il primo gruppo era formato dai membri dello staff del locale, che una volta scesi dal palco hanno ricominciato a servire bevande al bar, controllare l'ingresso, eccetera :)
Gli altri tre gruppi sono stati una vera sorpresa per noi: ci aspettavamo un livello tecnico e artistico paragonabile alle band emergenti nostrane, ma la bravura, la creativita' e l'energia di tutti e tre e gruppi ci hanno letteralmente lasciati senza parole: hanno aperto la serie le うさぎさんの片耳ちょんぎったろか (Usagisan no kata mimi chongittaroka - che significa qualcosa tipo "tagliamo un orecchio al signor coniglio?"), un gruppo composto da tre ragazze ed un ragazzo che e' rapidamente diventato il mio gruppo giapponese preferito, infatti ho subito comprato il loro primo CD (spesso i gruppi nelle live house vendono i loro CD direttamente).




Il genere delle Usagi (pronuncia: "Usaghi" - nome abbreviato da noi per comodita') non e' facilmente definibile o classificabile. Potrei provare a darne una definizione approssimativa, ma probabilmente si fa prima ad andare ad ascoltare qualcosa sulla loro pagina MySpace.

Il secondo gruppo sono stati i Liaroid Cinema, che hanno sprigionato un'energia violenta e devastante, con il cantante che prima del concerto sembrava la persona piu' tranquilla del mondo, mentre sul palco si e' trasformato nell'esatto opposto, arrivando a ferirsi un labbro col microfono. In questo caso il loro CD e' stato acquistato da Alessia!


Come ultimo gruppo sono saliti sul palco i Nayuta, che suonando anche in questo caso un genere difficilmente classificabile sono diventati invece il gruppo giapponese preferito di Emi :) Anche il loro CD e' stato prontamente acquistato, sia da Emi che da Davide.




Dopo la partenza di Davide e Alessia per tornare in Italia, io ed Emi siamo andati ad un'altra live house con un'amica giapponese. Tuttavia parlero' di questa seconda esperienza in un prossimo post, perche' nonostante io non scriva praticamente mai su questo blog, mi sono accorto che le rare volte che lo faccio sono fin troppo prolisso ;)

Ege

P.S. in caso qualcuno fosse interessato ad acquistare un CD di questi interessanti gruppi e incontrasse difficolta' di comunicazione con la band (a volte anche l'inglese non e' d'aiuto qui in Giappone), ci offriamo volentieri per fare da tramite per acquistarlo e spedirvelo a casa :)

2 commenti:

  1. Ohhhh Ege ed Emi che bello rileggere questo post!!! Però Ege mi hai messo un pò di malinconia che nonostante siano passate solo poco piu di 2 settimane dal nostro ritorno dal Giappone... mi manca già cosi tantoooooo!!! -_-,
    Bellissima la descrizione di questa meravigliosa serata che abbiamo passato insieme... mi sono divertita tantissimo!!! ^.^ Il cd dei Liaroid Cinema inoltre lo ascolto tutti i giorni da quando sono tornata a casa... Aspetto il vostro prossimo post per il racconto della vs serata!!! Kissu e grazie ancora di tutto. Alessia Chan *

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